La Commissione tributaria di Reggio Emilia, con sentenza n. 204 del 4 novembre 2022, ha stabilito che la carenza di un contratto di comodato gratuito scritto può essere sostituita dalla dimostrazione di un rapporto di parentela tale da rendere credibile un contratto verbale. In assenza, è legittima la presunzione di un maggior reddito da locazione.
Secondo i Giudici tributari si può sopperire alla carenza di un contratto di comodato gratuito scritto solo dimostrando un rapporto di parentela tale da rendere credibile un contratto di comodato verbale. In assenza, è legittima la presunzione del fisco di un maggior reddito da locazione.
Nel caso di specie si trattava di un appartamento in cui abitava una famiglia di cui non è dimostrata nessun vincolo di parentela con il proprietario. Inoltre, non vi era un regolare contratto scritto di locazione e/o di comodato, né erano mai stati dichiarati canoni di locazione.