È il condominio il soggetto legittimato a richiedere il titolo edilizio per lavori da eseguire sul lastrico solare comune. Questo è quanto previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 4548 del 5 maggio 2023, che è intervenuta sulla questione della legittimazione a richiedere il permesso di costruire in relazione ad opera da eseguirsi sulle parti comuni dell’edificio condominiale.
Il Consiglio di Stato ricorda che, ai sensi dell’art. 11 del d.P.R. n. 380/2001 «il permesso di costruire è rilasciato al proprietario dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo». Ciò comporta che l’amministrazione comunale, in presenza della richiesta di un titolo abilitativo, è tenuta a verificare la legittimazione del richiedente.
La giurisprudenza ha chiarito che il rilascio del titolo edilizio abilitativo, facendo salvi i diritti dei terzi, non interferisce, pertanto, nell’assetto dei rapporti fra privati. Tuttavia, resta fermo «il potere (dovere) dell’Amministrazione di verificare la sussistenza di limiti di matrice civilistica per la realizzazione dell’intervento edilizio da assentire» (Cons. Stato, n. 5585/2017). Si tratta – spiegano i giudici – di un controllo generale di conformità che non può spingersi sino a penetranti analisi (quali quella, ad esempio, relativa alle forme di utilizzo della cosa comune) (Cons. Stato n. 310/2019).