Il condominio in quanto custode delle parti comuni deve essere condannato a risarcire i danni riportati dall’unità immobiliare di proprietà esclusiva a causa delle infiltrazioni d’acqua provenienti dal lastrico solare dell’edificio, dovendo essere il risarcimento ragguagliato alla perdita di valore dell’immobile.Questo è quanto disposto dal Tribunale di Palermo con sentenza n. 240 dell’8 maggio 2023.
Nel caso di specie l’assemblea nonostante avesse deliberato i lavori di riparazione al terrazzo decide di sospendere la riscossione dai condomini delle quote necessarie a finanziare gli interventi. Tale inerzia comporta l’aumento del danno ai locali, condannando il condominio a risarcire al proprietario la diminuzione di valore dell’immobile per il mancato ripristino.
Non essendo stato riparato il danno subito dal condomino, la vecchia proprietaria dell’appartamento all’ultimo piano ottiene un risarcimento di oltre 16 mila euro, pari alla differenza fra la proposta di acquisto al prezzo di 105 mila euro e l’effettivo corrispettivo ottenuto dall’acquirente, sotto i 90 mila euro, proprio a causa delle macchie di umidità che hanno reso inutilizzabile l’immobile, cosi come certificato la consulenza tecnica d’ufficio.