La domanda per gli immobili di lusso in Italia continua a crescere: +9% nel 2022 rispetto al periodo pre-Covid. Un dato positivo anche se meno marcato di quello relativo al mercato residenziale tradizionale che ha registrato, nello stesso periodo, una variazione positiva del 13%.
Anche l’offerta di immobili di lusso aumenta e ora questo segmento è arrivato a rappresentare il 2,3% di tutto il mercato italiano. Queste sono alcune delle evidenze più indicative emerse dal nuovo Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia realizzato da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, in partnership con LuxuryEstate.com, portale internazionale leader negli immobili di lusso.
L’analisi è stata effettuata mantenendo i tre diversi livelli di prestigio individuati: Extra, Large e Small, che esplicitano le possibili combinazioni di superficie, prezzo al metro quadro e prezzo totale degli immobili su tutto il territorio italiano.
L’analisi ha evidenziato come gli immobili di lusso abbiano generalmente tempi di permanenza sul mercato più lunghi di quelli del mercato tradizionale, ma in diminuzione negli ultimi anni: il Time to sell per gli immobili di lusso – vale a dire il tempo medio impiegato da un annuncio a essere rimosso dal mercato – è di 6,7 mesi (nel mercato tradizionale è di 5,2). Il dato è di due mesi inferiore a quello di inizio 2019.
Per quanto riguarda l’aspetto geografico nel Nord e nel Centro Italia si concentra quasi il 90% del mercato complessivo del lusso. Nel dettaglio della distribuzione geografica, il 36% si trova nell’area di Nord-Ovest, mentre a breve distanza troviamo il Centro, con il 34%. Staccata di molto, la terza area con più stock di immobili di lusso è quella del Nord-Est, che raccoglie il 18% del totale. In coda si trovano il Sud, con il 7% e le Isole con il 5%.
Fonte: ufficio stampa Immobiliare.it