Aumentano gli europei non in grado di mantenere la casa adeguatamente calda. Questi sono i dati riportati da Eurostat che ha evidenziato come, a causa dell crisi economica trainata dalla crisi pandemica da Covid-19, seguita dall’impennata dei prezzi dell’energia e dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, la situazione già difficile per molti cittadini dell’Ue è ulteriormente peggiorata.
Secondo i dati pubblicati dall’ufficio statistico della Commissione europea nel 2022, il 9,3 per cento della popolazione dell’Unione europea ha dichiarato di non essere in grado di mantenere adeguatamente calda la propria casa, con un aumento di 2,4 punti percentuali rispetto al 2021.
Secondo Eurostat, le percentuali più elevate di persone che non riescono a mantenere adeguatamente calda la propria casa sono state registrate in Bulgaria (22,5 per cento), Cipro (19,2 per cento), Grecia (18,7 per cento), Lituania e Portogallo (entrambi 17,5 per cento), Spagna (17,1 per cento) e Romania (15,2 per cento). Al contrario, Finlandia (1,4 per cento), Lussemburgo (2,1 per cento), Slovenia (2,6 per cento), Austria (2,7 per cento), Repubblica Ceca (2,9 per cento), Svezia (3,3 per cento) ed Estonia (3,4 per cento) hanno riportato le quote più basse. L’Italia è in linea con la media dell’Ue, con una quota che si aggira tra l’8 e il 10 per cento.