Da un rapporto pubblicato dalla Banca D’Italia si evince che le abitazioni ad alta efficienza energetica presentano un valore di vendita superiore del 25% rispetto agli immobili con una classificazione energetica inferiore.
L’obiettivo principale di questa ricerca è valutare l’impatto finanziario del passaggio da una classe energetica bassa a una più elevata sul mercato immobiliare italiano.
I risultati dell’analisi rivelano che in Italia le abitazioni classificate come energeticamente efficienti sono scarse e costose, notevolmente più onerose rispetto a quelle appartenenti a classi energetiche meno efficienti. Il differenziale di prezzo è tuttavia estremamente variabile tra province, plausibilmente a causa delle differenze nelle condizioni climatiche e nel quadro normativo regionale in tema di efficienza energetica degli edifici.
L’acquisto di una casa ad alta efficienza energetica implica spesso costi considerevoli per l’acquirente. Tuttavia, la sfida contro il cambiamento climatico passa attraverso scelte abitative consapevoli, rappresentando un aspetto cruciale per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.
Si stima che gli edifici residenziali nell’Unione Europea contribuiscano approssimativamente al 9% delle emissioni totali, ma in Italia questa percentuale raggiunge il 12,5%, principalmente a causa di edifici particolarmente datati, ricchi di storia e fascino, ma ecologicamente dannosi (e costosi) sia per l’ambiente che per le bollette energetiche.