La Direttiva Casa Green (EPBD) è stata approvata dal Parlamento Europeo. Si focalizza sull’efficienza energetica degli edifici e richiederà agli Stati membri dell’UE di adottarla entro due anni dalla sua pubblicazione ufficiale, con un investimento stimato di circa 152 miliardi di euro. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale degli immobili attraverso miglioramenti energetici.
La direttiva stabilisce obiettivi specifici per i diversi tipi di edifici. Per quelli residenziali, si mira a una riduzione del consumo di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, concentrandosi sulla ristrutturazione degli edifici meno efficienti. Per gli edifici non residenziali, si prevede la ristrutturazione del 16% di quelli con le peggiori prestazioni energetiche entro il 2030 e del 26% entro il 2033. Tutti gli edifici dovranno raggiungere “emissioni zero” entro il 2050, con requisiti specifici a seconda dell’anno di costruzione.
Gli edifici residenziali nuovi dovranno aderire ai principi di neutralità climatica dal 2030, mentre per gli edifici pubblici questo obbligo inizierà dal 2028. È importante che le ristrutturazioni non si limitino agli edifici già in buono stato, ma includano almeno il 43% degli edifici meno efficienti dal punto di vista energetico.
La direttiva prevede anche la graduale eliminazione delle caldaie a gas metano entro il 2040 e promuove l’uso di sistemi di riscaldamento più sostenibili. Dal prossimo anno, non ci saranno più incentivi per l’installazione di nuove caldaie a gas, mentre verranno incentivati sistemi ibridi e l’utilizzo di energie rinnovabili. Inoltre, sarà obbligatorio installare pannelli solari su certi edifici pubblici e non residenziali, e su tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.