Consumerismo No Profit lancia un allarme riguardante un incremento significativo delle modifiche unilaterali delle tariffe del gas, avvenuto a seguito della cessazione del mercato tutelato. L’associazione dei consumatori evidenzia una problematica di rilevante importanza legata alla mancata ricezione del preavviso di modifica delle tariffe da parte dei consumatori, un’azione che contravviene alle linee guida imposte dal codice di condotta commerciale definito dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera).
L’Arera stabilisce che i fornitori debbano inviare ai consumatori una comunicazione scritta almeno tre mesi prima dell’applicazione delle nuove tariffe, le quali diventano effettive solamente a partire dal primo giorno del mese successivo alla data di ricevimento del predetto preavviso.
Nonostante queste disposizioni, come denunciato dal presidente di Consumerismo No Profit, Luigi Gabriele, l’assenza di un sistema di invio tracciato per tali comunicazioni e la presunzione di ricezione della lettera, salvo prova contraria, dopo dieci giorni dall’invio, hanno generato significative lacune normative. Queste lacune lasciano spazio a interpretazioni soggettive, potenzialmente fonte di conflitti tra fornitori di servizi e consumatori.
La situazione è resa ancora più critica dagli aumenti esorbitanti dei prezzi del gas, annunciati unilateralmente dagli operatori, che in alcuni casi hanno superato il 600%. Questo fenomeno non solo pone i consumatori in una posizione di svantaggio ma solleva anche questioni urgenti sulla regolamentazione del mercato energetico e sulla protezione dei diritti dei consumatori.