Vivere in affitto a Milano sta diventando sempre più proibitivo. I prezzi medi per un immobile in locazione nella città della Madonnina sono cresciuti del 5,3% in sei mesi, arrivando a rappresentare quasi il 90% del reddito medio mensile dei milanesi. È quanto emerso dall’analisi dell’Ufficio Studi di Locare Srl, PMI specializzata nelle locazioni immobiliari.
Secondo i dati di Locare, a fine 2023 il canone medio per un affitto all’interno del Comune di Milano era di 278 euro al metro quadro per anno, con un incremento del 5,3% rispetto al semestre precedente. Gli aumenti non si sono fermati nel 2024: ad aprile, il prezzo medio è salito a 280 euro al metro quadro per anno, segnando un aumento dello 0,7% in soli quattro mesi.
Questi aumenti rappresentano un peso significativo per i lavoratori milanesi, che vedono quasi il 90% del loro stipendio destinato all’affitto. Con un reddito pro capite medio annuo di 25.000 euro netti (circa 1.970 euro al mese), chi vive in un trilocale in affitto di 80 metri quadri spende in media circa 22.400 euro all’anno. Questo lascia una differenza tra reddito e canone di affitto di soli 2.600 euro, rendendo la vita sempre più difficile per gli affittuari milanesi.