Nei primi tre mesi dell’anno, il mercato immobiliare residenziale nazionale ha registrato un calo del -7,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un totale di 154.770 compravendite. Abitare.Co ha evidenziato che tra le cause principali di questa frenata vi sono i tassi di interesse elevati, la carenza di nuove abitazioni e l’effetto del Superbonus.
Tra le maggiori città metropolitane, Milano ha subito il calo più significativo con un -13,2% e 5.141 transazioni, seguita da Torino con un -10,2% e 3.193 transazioni, e Roma con un -6,9% e 7.703 transazioni. La scarsità di offerta di case nuove e ad alta efficienza energetica, unita all’incertezza economica e al calo del potere d’acquisto, sono fattori determinanti di questa tendenza negativa.
A Roma, le vendite di nuove abitazioni nel primo trimestre del 2024 sono state solo 670, pari all’8,7% del totale. Nelle altre grandi città italiane, le vendite di nuove case non hanno superato le cento unità nel trimestre. L’incertezza economica e il calo del potere d’acquisto influenzano significativamente le decisioni delle famiglie italiane.
Il ritiro dal mercato di immobili ristrutturati con il Superbonus, dovuto alla maggiore tassazione sulle eventuali plusvalenze, ha ulteriormente complicato la situazione. Con 120 milioni di euro investiti nel residenziale italiano nel primo trimestre del 2024, si evidenzia una flessione del 35% rispetto allo stesso periodo del 2023, confermando la crisi del settore. Milano, che assorbe circa l’80% degli investimenti, ha registrato un calo del 28%.