Il Green Asset Ratio degli istituti bancari trova un’importante leva negli immobili residenziali, che rappresentano il 90% dei prestiti idonei. Promuovere la riqualificazione energetica degli edifici non solo aumenta il valore degli immobili, ma riduce anche il rischio creditizio per le banche.
Nel 2023, oltre il 40% degli immobili ristrutturati ha raggiunto la classe energetica A, mentre le nuove costruzioni in questa classe rappresentano già oltre il 90%. Con un quadro normativo favorevole e un’economia in crescita, si prevede che gli edifici in classe A possano arrivare fino al 14% nel 2030 e al 37% nel 2050.
Le banche, quindi, hanno un ruolo cruciale nel sostenere l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare italiano. Investire in progetti di riqualificazione energetica non solo aiuta a migliorare l’efficienza del patrimonio immobiliare, ma consente anche alle banche di rivalutare i propri portafogli riducendo il rischio associato.
Questo è il principale messaggio emerso dal nuovo ESG Outlook della società di consulenza Crif, specializzata in merito creditizio. Le opportunità offerte dalla transizione energetica rappresentano un vantaggio strategico per gli istituti bancari, capaci di contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e al contempo rafforzare la propria posizione finanziaria.