Nel 2023, la durata media dei nuovi mutui destinati all’acquisto di abitazioni è aumentata, raggiungendo i 25 anni. È quanto emerge dal report di Bankitalia “La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale”. Secondo le indicazioni delle banche partecipanti alla rilevazione, il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia (loan-to-value at origination, LTV-O) è sceso sotto il 70%, con una riduzione di oltre 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
L’aumento della durata dei mutui, particolarmente marcato nel biennio 2022-2023, riflette la necessità delle famiglie di mantenere le rate di rimborso più contenute in un contesto di tassi di interesse in crescita e prezzi degli immobili in aumento. Inoltre, il report evidenzia che nel 2023 è cresciuta la quota dei finanziamenti erogati con una scadenza pari o superiore ai 30 anni, passando dal 42,1% del 2022 al 46,0%. Parallelamente, è diminuita l’incidenza dei nuovi mutui con un LTV-O superiore all’80%, scendendo dal 21,8% del 2022 al 17,4%.
Questi dati indicano una tendenza delle famiglie a dilatare i tempi di restituzione dei mutui per rendere le rate mensili più sostenibili, nonostante le condizioni di mercato siano diventate più onerose.
Il contesto economico, caratterizzato da un aumento dei tassi di interesse e dalla crescita dei prezzi degli immobili, ha portato le famiglie italiane a rivedere le proprie strategie di finanziamento, privilegiando mutui a lungo termine per bilanciare l’impatto delle rate mensili sui bilanci familiari.