Il mercato delle locazioni registra trend importanti. Dopo la stretta creditizia, iniziata nel 2008, e al delinearsi di nuove tendenze sociali, primo tra tutti il fenomeno degli short rent, che hanno impattato su questo segmento del mercato immobiliare.
Dopo un periodo di ribasso dei valori dal 2016 i canoni iniziano a risalire. La crescita dei canoni si arresta nel 2020 con l’arrivo della pandemia, ma riprende nel 2021 con il progressivo ritorno alla normalità.
Dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, nel 2011 in alcune grandi città l’aumento della domanda si fa sentire sui valori, stabilizzandoli.
Nel 2020 il mercato delle locazioni, a causa della pandemia, inverte la rotta di crescita che aveva intrapreso negli anni scorsi. Lo smart working e la didattica a distanza hanno ridotto la domanda di immobili in affitto da parte di lavoratori fuori sede e studenti e, allo stesso tempo, la forte contrazione dei flussi turistici ha determinato una maggiore offerta. Questo ha comportato una riduzione dei canoni di locazione avvertita soprattutto nelle grandi città, in particolare in quelle che registravano importanti presenze turistiche. Si segnala una riduzione dell’1,6% per i monolocali e del 2,2% per bilocali e trilocali. Il contratto a canone concordato continua a riscuotere successo ma si segnala un maggiore ricorso al transitorio: chi aveva immobili a destinazione turistica li immette sul segmento residenziale con contratti brevi in attesa della risoluzione della pandemia.
Dopo un 2020 con canoni in ribasso a causa dei fenomeni messi in atto dalla pandemia, il 2021 registra un’inversione di trend e vede i canoni di locazione in ripresa. Il rientro progressivo degli studenti e dei lavoratori fuori sede, nonché la ripresa dei flussi turistici che hanno determinato il ritorno a una minore offerta di immobili sul mercato hanno portato al rialzo dei valori: +3,4% per i monolocali, +3,5% per i bilocali e +2,8% per i trilocali. Si conferma l’aumento della percentuale di contratti transitori stipulati, pur restando il contratto a canone libero quello maggiormente utilizzato.