A lanciare l’allarme è l’associazione Assoutenti, che tramite un suo comunicato stampa avazan l’ipotesi che il conflitto scoppiato in Israele rischia di avere ripercussioni dirette per le tasche degli italiani. Una paura già avanzata dallo Ministro Urso che ha parlato di rischi energetici legati al conflitto considerate le risorse che arrivano dai paesi del nord Africa.
Il prezzo del gas è balzato stamattina a 41,40 euro al megawattora con un aumento dell’8,3% legato alle paure dei mercati per una escalation della guerra in Israele – spiega Assoutenti. E che il nostro Paese dipenda ancora molto dall’estero per le forniture di gas lo dimostrano i dati di Arera.
Ma come cambierebbero le bollette degli italiani in caso di una escalation dei prezzi energetici sui mercati internazionali come conseguenza del conflitto in Israele? Ipotizzando un incremento medio delle tariffe del +15% sia per la luce che per il gas, la bolletta dell’energia elettrica salirebbe di 115 euro annui a famiglia rispetto alle attuali tariffe, portando la spesa della luce e quota 879 euro – analizza Assoutenti – La bolletta del gas salirebbe invece a 1.526 euro annui a nucleo, con un incremento pari a +199 euro annui; un rincaro complessivo tra luce e gas di +314 euro annui a famiglia con una spesa totale per le forniture energetiche che volerebbe a quota 2.405 euro all’anno a nucleo.
“Aumenti che arriverebbero nel momento peggiore, ossia nei mesi invernali quando gli italiani accendono gli impianti di riscaldamento e concentrano l’80% dei consumi annui di gas – commenta il presidente Furio Truzzi – La nostra speranza è che il Governo italiano di concerto con l’Europa sappia adottare adeguate misure di contrasto nell’ipotesi di una prossima improvvisa fiammata delle quotazioni energetiche”.
Fonte: comunicato stampa Assoutenti