Non solo sui diretti proprietari di case ma anche nei confronti delle agenzie immobiliari, la direttiva casa green, ancora in fase di discussione, potrebbe avere un forte impatto. Infatti, la necessità di eseguire interventi di riqualificazione energetica negli immobili potrebbe portare ad un aumento dei prezzi di vendita e dei canoni di locazione, aumentando così la diseguaglianza tra chi avrà la possibilità di ristrutturare gli immobili e metterli in affitto e chi non potrà farlo. In tema di affitto, ad esempio, i maggiori costi sostenuti per la riqualificazione energetica degli immobili si verrebbero a scaricare tutti sul canone di locazione, con aumenti stimati attorno al 5-10%.
Ma non solo l’impatto lo potrà avere anche il mercato dei mutui immobiliari. In particolare, la direttiva richiederà ai prestatori di mutui ipotecari (banche, investitori e qualsiasi altro istituto finanziario) di aumentare la prestazione energetica mediana del portafoglio di edifici coperti dai loro mutui ipotecari per il 2030 e il 2050. Cosa significa questo? Che se l’immobile non è in linea con i pertinenti obiettivi energetici nel settore del consumo energetico degli edifici si rischia di non ottenere alcun mutuo ipotecario. Efficientare il proprio immobile, dunque, potrebbe agevolare un futuro acquirente che, come visto, potrebbe avere difficoltà ad accedere al credito bancario per immobili con scarse prestazioni energetiche.
È evidente l’impatto economico che si abbatterà sui cittadini saranno ingenti a causa delle spese per la riqualificazione energetica della propria abitazione. Si spera in un intervento dello Stato per poter calmierare l’effetto.