mercoledì, 15 Gennaio, 2025

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Povertà energetica: l’ufficio studi CGIA lancia l’allarme

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A lanciare un nuovo allarme è l’Ufficio studi CGIA che stima come le famiglie italiane a rischio povertà energetica potranno raggiungere la cifra di circa 4 milioni.

Questo è emerge dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi CGIA sugli ultimi dati disponibili del  Rapporto OIPE 2020.  I dati sono allarmanti, perché sono sicuramente sottodimensionati poiché sono stati stimati ben prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a partire dalla seconda metà del 2021.

Moltissimi sono i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e, a causa delle precarie condizioni economiche. Utilizzare gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia è diventato un lusso. (lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, micro onde, forno elettrico, etc.).

Nell’identikit delle famiglie “vulnerabili” energeticamente spesso troviamo quelle con un elevato numero di componenti che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato.

A livello geografico la situazione più critica si verifica soprattutto nel Mezzogiorno. In termini assoluti è la Campania la regione maggiormente in difficoltà. Altrettanto critica è la situazione in Sicilia  e in Calabri.

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