Francesco Burrelli, presidente di Anaci, lancia un monito di allarme. In una recente intervista, rilasciata alla stampa, evidenzia come la situazione sul caro-energia, potrebbe portare a conseguenze disastrose in ambito condominiale, per cui è necessario “sederci attorno a un tavolo e vedere come è possibile dare una mano a chi non è in grado di pagare“.
Secondo il Presidente “fino al 2020 c’era un 15-20% di inquilini morosi, poi il Covid ha inasprito la situazione e adesso la situazione si è ulteriormente complicata col caro-bollette”. Ora la situazione sembra aggravarsi ancora di più. Secondo quanto riportato da Burrelli, “circa 200 impianti pare siano già stati staccati, ma ne staccheranno di più. E non sono aumentate solo le bollette: acqua, rifiuti, servizi…”
Ma la questione, avverte, non si risolve con la rateizzazione: “Se un condominio normale di 25 famiglie spendeva 21-22 mila, adesso siamo a 50mila. Altro che sei rate… Se cresce la morosità nemmeno le rate si incassano”.
La ricetta dell’Anaci, per far fronte a questa emergenze, si può condensare in questi punti:
- – un decreto che intervenga su Iva e accise;
- – aumentare la rateizzazione dei morosi, magari utilizzando temporanemente gli extra profitti delle aziende che forniscono gas e luce;
- – intervenire massicciamente sull’efficentamento energetico degli impianti.