La Valle d’Aosta guida l’Italia nel settore delle abitazioni sostenibili, scalando la vetta della classifica nazionale con un punteggio di 8,4 su 10. L’indagine, condotta da Acea, mette in luce l’impegno della regione nell’efficienza energetica, attestandosi al primo posto grazie al 22,1% di Attestati di Prestazione Energetica (APE) in classe A, ben oltre la media italiana del 14,3%.
La valutazione considera fattori come le emissioni di CO2 e l’utilizzo di energie rinnovabili e non rinnovabili. La Valle d’Aosta si distingue non solo per il numero di APE, ma anche per l’ottimo indice di consumo medio di energia rinnovabile, che si attesta a 40,8 kWh/m² anno.
Seguono nel ranking il Trentino-Alto Adige, con un punteggio di 7,9, e un terzo posto condiviso tra Lombardia e Basilicata, entrambe a 7,6. La Lombardia, in particolare, emerge per il numero di certificazioni energetiche, mentre la Basilicata si fa notare per il suo significativo impiego di energia rinnovabile.
Al di fuori del podio, le Marche e il Friuli Venezia-Giulia chiudono la lista con punteggi minori, seguite da Abruzzo e Veneto, che presentano rispettivamente basse emissioni di CO2 e un utilizzo ridotto di energia rinnovabile.
Le ultime posizioni vedono Puglia e Umbria, entrambe con un punteggio di 4,9, grazie al rilascio di basse quantità di CO2 e un alto valore di consumo medio di energia rinnovabile. La Sicilia chiude la top 10 grazie alle sue ridotte emissioni di anidride carbonica.
In coda alla classifica, troviamo regioni come Calabria, Emilia-Romagna, Molise e Lazio, che mostrano ampi margini di miglioramento, specialmente per quanto riguarda l’utilizzo di energia non rinnovabile e il rilascio di APE green.
L’indagine di Acea offre un quadro chiaro delle performance regionali in termini di sostenibilità energetica, sottolineando l’importanza di politiche mirate al miglioramento continuo nell’ambito delle costruzioni green.