E’ il Decreto Aiuti Quater ilprimo provvedimento economico varato dal Governo Meloni che ridisegna il Superbonus.
Patendo dal presusposto che l’idea del nuovo Governo è quello di renderlo strutturale, prioritariamente si è deciso di sottoporlo ad un “cura dimagrante”, prima del vero della nuova Finanziaria.
Come già anticipato nel corso della campagna elettorale, l’idea del Governo, è quello di renderlo strutturale ma riducendo la percentuale dell’agevolazione.
Il testo approvato dal cdm, prevede il taglio al 90% per le spese sostenute nel 2023 e anche «per gli interventi avviati a partire dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro», con riapertura fino a marzo.
Per tutti i lavori in corso e per chi è in possesso di Cila continuerebbe a valere lo sconto massimo del 110%. Così come per la ricostruzione delle abitazioni che ricadono all’interno del cratere sismico.
Le modifiche alla normativa del Superbonus sono indicate “in valutazione” nella bozza del decreto . Inoltre al criterio Isee la bozza del provvedimento prevede unnuovo vincolo quello del quoziente familiare per accedere al Superbonus.
Buone notizie per i proprietari di villette. Si conferma l’agevolazione, fino a marzo 2023 per le villette che abbiano completato almeno il 30% dei lavori nell’anno precedente: in questo caso si potrà mantenere lo sconto del 110% per altri tre mesi. Quindi: il superbonus si applica al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.