Il superbonus 110% non solo è costato molto, ma l’incentivo ha interessato pochi immobili e solo di un determinato ceto. A dirlo è la Corte dei Conti che è stata chiamata è stata chiamata ad esprimere un giudizio sugli strumenti di incentivazione fiscale.
Ma le critiche non finisco qui. Andando nel dettaglio secondo i giudici contabili, ad oggi, con il Superbonus si è intervenuto su meno di 400 mila immobili, una quota notevolmente ridotta rispetto ai 57 milioni di unità immobiliari e ai circa 20 milioni di abitazioni principali esistenti nel nostro Paese.
Inoltre, la misura ha agevolato principalmente i proprietari di villette dotati di più risorse finanziarie.
Alla luce di queste considerazioni secondo la Corte dei Conti sarebbe stato auspicabile introdurre “dei limiti di stanziamento, raggiunti i quali si sarebbe potuta avviare una approfondita riflessione sull’efficacia dell’incentivazione e, quindi, sulla sostenibilità finanziaria della misura. Inoltre, le risorse impegnate non sembrano essere state sufficientemente focalizzate, né con riferimento ai soggetti fragili e realmente bisognosi dello stimolo, né agli obiettivi di efficienza energetica di lungo periodo, che richiederanno interventi continuativi nei prossimi anni”.