In occasione della presentazione ufficiale del documento di parificazione del Rendiconto generale dello Stato, il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro, ha messo in evidenza le difficoltà esistenti come le compensazioni (nel 2021 a oltre 68 miliardi) e i bonus edilizi (tipo il superbonus) ritenuti elementi distorsivi del sistema e di perdita di gettito. Per questo motivo chiede di ridefinire il sistema fiscale in modo equo e per la crescita
Altro aspetto rilevante messo in evidenza dal Ministro Franco, in occasione un breve intervento alla presentazione della Relazione annuale dell’Uif, la Financial Unit italiana, è che “crediti fiscali illeciti per l’attività edilizia da recuperare rappresenta cifre molto rilevanti”. Il Ministro dell’Economia riconosce il lavoro svolto dall’Unità anche “nel tracciare i pagamenti connessi con la cessione di crediti fiscali per l’attività edilizia, dove sono emersi fenomeni illeciti molto importanti.
Qui – prosegue Franco – è cruciale il recupero dei crediti illecitamente monetizzati, parliamo di cifre molto rilevanti, e sarà importate il contributo che l’Uif darà alla Cabina di regia creata dal Mef e dalla Guardia di Finanza volta al recupero di queste somme”.
In questo conteso anche le banche hanno un ruolo rilevante se coinvolte nelle operazioni di acquisto dei crediti del Superbonus dovranno esercitare “una qualificata ed elevata diligenza professionale” per evitare di essere considerate responsabili in solido degli illeciti ai danni del fisco.
E’ quanto sottolinea l’Abi in una circolare inviata alle banche associate dopo i chiarimenti diffusi dall’Agenzia delle Entrate. “La verifica circa la responsabilità in solido del singolo cessionario (acquirente) deve essere condotta, caso per caso, valutando il grado di diligenza effettivamente esercitato che, nel caso delle banche, deve essere particolarmente elevato e qualificato“.