Il Parlamento ha approvato la Delega per la riforma fiscale». Il testo consta di 23 articoli, distribuiti in cinque titoli e contiene norme anche sulla tassazione dei redditi derivanti da fabbricati.
L’art 5 (lettera c) del comma 1) individua, quale criterio direttivo, la possibilità di estendere il regime della
cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo qualora – come specificato durante l’esame alla Camera –il conduttore sia un esercente attività di impresa ovvero di un’arte o una professione.
Ricordiamo che il legislatore ha progressivamente ampliato l’operatività della cd. cedolare secca sui redditi
derivanti dalle locazioni immobiliari, che consente di optare per un’imposta sostitutiva ad aliquota unica (flat), in luogo delle ordinarie regole Irpef (con scaglioni e aliquote differenziate).
La cedolare secca è stata estesa solo in via temporanea, con la legge di bilancio 2019, anche ai contratti di locazione di locali commerciali stipulati solo nell’anno 2019, purché tali immobili fossero classificati nella categoria catastale C/1 e abbiano determinati limiti di superficie (fino a 600 mq).
La novità della norma approvata che il regime della cedolare potrà essere esteso anche al conduttore che sia un esercente attività di impresa ovvero di un’arte o una professione.