La capitale d’Italia emerge prepotentemente sul panorama europeo per quanto riguarda il mercato degli affitti brevi, registrando una crescita senza precedenti e posizionandosi al secondo posto, dopo Amsterdam, per il livello dei canoni a medio termine. Con una media di 2.000 euro, Roma si afferma come una delle metropoli europee più dinamiche in questo segmento.
Gli ultimi dati diffusi da Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione Europea, rivelano un’impennata del 37,3% nel numero di notti prenotate attraverso le quattro principali piattaforme di affitto breve – Airbnb, Booking.com, Tripadvisor, e Expedia Group. Questo incremento, il più elevato tra le grandi città del continente, ha permesso a Roma di avanzare rapidamente nella classifica, passando dal quarto al secondo posto in termini di crescita.
L’industria turistica, motore di questa espansione, mostra segni di una vigorosa ripresa, con previsioni che indicano per il 2024 un superamento dei livelli di affluenza turistica del 2019, l’ultimo anno prima dell’interruzione causata dalla pandemia globale da Covid-19. Il settore degli affitti brevi riflette vividamente questa tendenza, segnando una ripartenza robusta e promettente per l’economia locale.
L’attenzione si rivolge ora al prossimo Giubileo del 2025, evento che secondo le stime dell’Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) porterà a un raddoppio dei flussi turistici nella capitale, con attese di 35 milioni di arrivi e 105 milioni di presenze. Tale afflusso, pur rappresentando un’opportunità economica significativa, solleva preoccupazioni riguardo il fenomeno dell’overtourism e le sue possibili ripercussioni sull’offerta abitativa cittadina.