Il futuro degli incentivi per l’edilizia è tutto da scrivere. In questi mesidopo le diverse pressioni giunte dall’Europa per la Direttiva Case Green e la fine dell’epoca Superbonus 110%, sarà necessario una rimodulazione indispensabile per consentire anche ai meno abbienti, di poter mettere mano al proprio alloggio, riqualificandolo a livello energetico e sismico.
Proprio per semplicare questa situazione la Fillea Cgil ha avanzato la proposta di un Testo unico degli incentivi per l’edilizia.
La proposta si baserebbe su questi punti cardini:
- Bonus ristrutturazioni con detrazione tra il 40% e il 75% in base al miglioramento antisismico raggiunto e all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma solo per la prima casa.
- Bonus per l’efficienza energetica solo per l’abitazione principale e se in classe G, F, E con maggiorazione per interventi sismici (ex-sismabonus), con l’obbligo di arrivare alla classe D. Massimale prestabilito, trasferimento diretto da parte dello Stato e un apercentuale tra il 75% e il 100% in base al reddito del singolo o dei proprietari che esprimono la maggioranza dei “millesimi condominiali” se di miglior favore.
- Contratto di cessione dei risparmi energetici come obbligo per tutti gli operatori energetici.
- Fondo Crediti Efficienza presso Cassa Depositi e Prestiti,
- Semplificazioni amministrative e lotta all’illegalità nei cantieri, mantenendo l’asseverazione tecnica anche al fine di evitare “cantieri fantasma”.