Nonostante il divieto di produzione e utilizzazione, attivo in Italia a partire dal 1992, la presenza di manufatti contenenti amianto (Mca) negli ambienti di vita e di lavoro rappresenta ancora oggi una realtà diffusa e quantitativamente significativa, con una molteplice tipologia di prodotti potenzialmente nocivi se non trattati con dovute cautele. A illustrare un corretto percorso di riconoscimento e di classificazione di questi materiali nel settore edile e nell’impiantistica industriale interviene ora la norma Uni 11870:2022, “Materiali contenenti amianto – Criteri e metodi per l’individuazione e il censimento nelle strutture edilizie, nelle macchine e negli impianti”, pubblicata il 14 luglio scorso.
Fortemente sollecitata anche dall’Inail, alla sua elaborazione hanno partecipato i professionisti della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Istituto, che ha coordinato il gruppo tecnico di lavoro, insieme ai ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche (Dit).
La norma contiene:
- un contributo per la corretta individuazione e classificazione dei materiali contenenti amianto;
- un percorso completo per le attività di censimento;
- un elenco non esaustivo di prodotti contenenti amianto con la possibile ubicazione e l’attività produttiva coinvolta, la dotazione di strumentazioni e dispositivi utili, nonché la classificazione dei Mca in base alle condizioni di integrità o degrado degli stessi.
Nell’ambito dell’Uni, l’Inail ha fortemente sollecitato l’esigenza di una normazione tecnica in materia. All’elaborazione della norma hanno partecipato i professionisti della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Istituto, che ha coordinato il gruppo tecnico di lavoro, con i ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche (Dit). Sul sito dell’Istituto è possibile consultare una panoramica aggiornata relativa all’amianto, con approfondimenti specifici su caratteristiche, valutazione del rischio, misure di prevenzione e protezione.