Secondo l’analisi condotta da idealista, il tasso di sforzo per l’acquisto di un’abitazione in Italia è passato dal 18,5% al 19,5% nell’ultimo anno, mentre per l’affitto è salito dal 24,2% al 26,8%. In 34 capoluoghi italiani, il tasso di sforzo per l’acquisto supera il 30% del reddito familiare consigliato. Tra questi, le città più colpite sono Venezia (39,7%), Bolzano (36,2%) e Milano (35,9%). Al contrario, 72 capoluoghi registrano un tasso inferiore alla media nazionale, con Biella che si distingue con solo il 6,1%.
A livello provinciale, Bolzano raggiunge il tasso più alto per l’acquisto (39,7%), seguita da Savona (35,6%) e Imperia (34,4%). Milano e Venezia registrano tassi elevati, rispettivamente del 26,7% e 26,6%, mentre Biella si conferma la provincia più conveniente con un tasso di sforzo del 5,1%.
Per quanto riguarda l’affitto, l’impegno finanziario è cresciuto in 60 capoluoghi. Sei città superano il 30% raccomandato, con Firenze (42,8%) al primo posto, seguita da Como (42,4%) e Napoli (41,2%). Tuttavia, 78 capoluoghi presentano un tasso inferiore alla media nazionale, con Enna e Vibo Valentia che richiedono solo l’11,9% del reddito per l’affitto.
A livello provinciale, Ravenna si distingue con un tasso del 52,7%, seguita da Lucca (50%) e Milano (46,1%). Le province con il minore impatto finanziario per l’affitto sono Biella (12,1%) e Terni (13,2%).