In un contesto economico segnato dall’inflazione, il mercato immobiliare italiano mostra segni di vivacità sorprendenti. Secondo l’ultima analisi dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, realizzata in collaborazione con ENEA e I-Com, il 2023 si è distinto per un deciso aumento degli investimenti in immobili, con una crescita del 28%. Questa tendenza si contrappone alla frenata nell’acquisto delle prime case, evidenziando un cambiamento nelle priorità degli italiani.
Nonostante l’aumento generale dei prezzi e dei canoni di locazione, causato da un’offerta limitata, gli investitori non sembrano frenare le proprie ambizioni. La ricerca di alternative sicure dove allocare il proprio capitale ha spinto molti verso il settore immobiliare, ritenuto un rifugio stabile in tempi di incertezza economica.
Il dato più significativo emerso dal report riguarda l’efficienza energetica. C’è stata una marcata diminuzione delle vendite di immobili in classe energetica G, a vantaggio di quelli in classe D. Il focus sull’efficienza energetica non è solo una scelta ecologica ma rappresenta anche una strategia di investimento lungimirante, che tiene conto del crescente interesse verso la sostenibilità e del potenziale di rivalutazione dell’immobile.
Il 62% degli acquirenti ha indicato l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) come elemento chiave nelle proprie decisioni di acquisto, segnando un aumento rispetto agli anni precedenti. Questo documento sta diventando un punto di riferimento essenziale per gli acquirenti, guidandoli verso scelte più consapevoli e sostenibili.
Il Superbonus 110% si conferma uno strumento di grande impatto, con oltre la metà degli agenti immobiliari che riconoscono il suo effetto positivo sul mercato. Questa misura ha spinto un numero crescente di proprietari a investire in ristrutturazioni energetiche, rendendo il patrimonio immobiliare italiano più verde e performante.