l riscaldamento globale e i suoi impatti sul cambiamento climatico stanno diventando sempre più evidenti, suscitando una crescente consapevolezza sull’urgente necessità di adattare gli stili di vita per ridurre le emissioni inquinanti e mitigare le trasformazioni in corso. La ricerca “Vivere Sostenibile @Casa” propone di esplorare le percezioni e i comportamenti legati ai fattori ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) nelle famiglie europee, con un focus particolare sul contesto italiano.
I cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico e le ragioni economiche legate all’energia stanno alla base della crescente sensibilità delle famiglie europee riguardo alla propria impronta ecologica. Tuttavia, la mancanza di conoscenze adeguate e risorse economiche limitate hanno contribuito a una limitata attenzione all’impronta ecologica delle abitazioni, con una preferenza per piccoli cambiamenti quotidiani rispetto a interventi strutturali più onerosi.
In Italia, il 72% degli intervistati dichiara di possedere casa, un dato significativamente più alto rispetto alla media europea. Gli italiani si distinguono per la loro preoccupazione verso la riduzione dell’impronta ecologica, con l’89% interessato a iniziative come la gestione dei rifiuti, la riduzione energetica e la riparazione di perdite ed elettrodomestici.
Nonostante la maggioranza non abbia ancora implementato azioni sostenibili, il 56% pianifica di farlo nel prossimo futuro, principalmente per benefici economici (56%) e per garantire un futuro sostenibile (46%). Tra le azioni da intraprendere, il 29% ha l’intenzione di installare impianti da fonti di energia rinnovabile.
La ricerca ha identificato cinque modelli di comportamento, tra cui “The Green Sobers” (41% in Italia), che si preoccupano dell’ecologia senza investimenti, e “The Green Committed” (20% in Italia), giovani impegnati nell’ecologia che vedono benefici economic
Gli italiani si distinguono anche per essere i più preoccupati in Europa per l’esposizione delle case ai rischi climatici, con l’84% che teme per la sicurezza abitativa. La maggioranza (48%) ritiene che le compagnie assicurative siano gli interlocutori più adatti per una copertura adeguata, seguite dalle istituzioni (28%).
In sintesi, la ricerca evidenzia una crescente sensibilità degli italiani verso pratiche sostenibili e una preoccupazione significativa per gli impatti climatici sulle abitazioni, sottolineando allo stesso tempo la necessità di informazione e supporto per adottare scelte più eco-friendly.