Il recente studio pubblicato dalla Banca d’Italia offre un’analisi approfondita e innovativa riguardante il rapporto tra efficienza energetica degli immobili e il loro valore di mercato in Italia.
Un aspetto particolarmente interessante evidenziato dallo studio è la variazione geografica del premio per l’efficienza energetica. Nelle aree più fredde d’Italia, il premio per un’efficienza energetica maggiore può superare il 30%. Al contrario, nelle zone climatiche più calde, come nel Sud Italia, questo premio tende a ridursi, situandosi tra il 12 e il 16 per cento. Questa differenziazione geografica sottolinea l’importanza del contesto climatico nell’influenzare il valore attribuito all’efficienza energetica.
Esiste un differenziale percentuale nel prezzo tra le diverse classi energetiche. Ad esempio, tra una casa in classe energetica F e una in classe G, si nota un incremento del 3%. Il premio medio aumenta progressivamente per le classi superiori, raggiungendo il 7% per la classe E, il 10% per la classe D, il 15% per la classe C e il 19% per la classe B.
Questi risultati forniscono un’importante conferma che l’efficienza energetica non è solo una questione di rispetto ambientale o di risparmio energetico, ma rappresenta anche un fattore chiave per il valore economico degli immobili.