Gli edifici privati che adottano interventi per migliorare la salute e il benessere dei residenti ottengono affitti più alti del 7,7% e durate di locazione più lunghe del 17,3% rispetto a immobili non certificati. Questi dati, presentati al Well Regional Summit, evidenziano l’importanza della sostenibilità nel settore immobiliare.
Gli edifici sostenibili, certificati per salute e benessere, non solo aumentano il valore di mercato ma offrono affitti mediamente più alti del 7,7%. Inoltre, la durata media delle locazioni per questi edifici è di 88 mesi, contro i 75 mesi degli edifici privi di certificazione, segnando un aumento del 17,3%.
Nel settore alberghiero, la permanenza degli ospiti può aumentare fino al 36% in strutture che adottano pratiche sostenibili e focalizzate sul benessere.
«Salute, benessere, inclusione ed equità sono i contenuti chiave, unitamente alla decarbonizzazione e al contrasto ai cambiamenti climatici, che la filiera immobiliare deve sviluppare nei nuovi interventi edilizi e urbani», spiega Daniele Guglielmino, CEO di Get Consulting e promotore dell’evento.
Nella progettazione di spazi urbani sostenibili, l’integrazione dei principi di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) e il focus sulla salute e il benessere degli utenti sono fondamentali per garantire ambienti resilienti e di alta qualità.
Il Well Regional Summit ha sottolineato l’importanza di sviluppare edifici e spazi urbani che promuovano il benessere e la sostenibilità. Gli edifici certificati non solo migliorano la qualità della vita dei residenti, ma offrono anche vantaggi economici significativi, confermando che investire in sostenibilità è una scelta vincente per il futuro del settore immobiliare.