Secondo il “Rapporto sull’Abitare 2024”, presentato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare.Co, le abitazioni nuove nelle principali città italiane valgono in media il 37,5% in più rispetto a quelle usate, con un differenziale di quasi 2.000 euro al metro quadrato. Questo gap evidenzia una crescente preferenza per il nuovo, nonostante il calo dei cantieri rispetto al 2023.
Le case nuove costano mediamente 1.850 euro/mq in più delle usate nelle dieci maggiori città italiane. Il divario più marcato si registra a Milano, con una differenza di 3.450 euro/mq, seguita da Firenze (3.050 euro/mq) e Roma (2.275 euro/mq). In fondo alla classifica, Catania e Palermo mostrano differenziali minori, rispettivamente di 817 e 1.000 euro/mq.
Il mercato delle nuove abitazioni continua a essere insufficiente. Nei prossimi mesi, sono previste solo 25.000 nuove abitazioni nelle città campione, una cifra insufficiente a soddisfare la domanda. La pandemia, l’aumento dei costi, i tassi elevati e normative edilizie più restrittive hanno rallentato la costruzione di nuove case, soprattutto a prezzi accessibili.
La maggior parte delle nuove case si trova in periferia (65%), mentre solo il 25% è nelle zone semicentrali e un esiguo 10% nei centri storici. La difficoltà di intervenire nei centri storici, spesso vincolati, limita ulteriormente l’offerta.
Nonostante le difficoltà, la riqualificazione di aree dismesse e edifici inutilizzati rappresenta una soluzione sostenibile per aumentare l’offerta di nuove abitazioni. Le case nuove in classe energetica A sono più efficienti dal punto di vista dei consumi e del risparmio energetico, rispondendo alle moderne esigenze abitative.