Il primo rapporto Federproprietà-Censis ‘Gli italiani e la casa – Come cambieranno valori e funzioni della casa nell’Italia post-pandemia’, presentato a Roma, ci consente di fare il punto sul rapporto che il cittadino italiano ha con la propria casa.
Partiamo subito con il dire che l’Italia è uno dei paesi avanzati con il più alto numero di proprietari di casa, tanto che la proprietà immobiliare va considerata come un costitutivo della nostra società. Il 70,8% delle famiglie italiane è proprietaria della casa in cui vive, il 20,5% vive in affitto e l’8,7% ha una casa in usufrutto o a titolo gratuito. Il 28% delle famiglie proprietarie possiede altri immobili di proprietà.
Dopo la pandemia si è rinsaldato il valore della propria casa infatti, il 91,9% degli italiani considera la propria casa un rifugio; l’89,7% si sente tranquillizzato e rassicurato dall’essere proprietario dell’abitazione in cui vive; l’83,1% esprime la propria personalità anche attraverso la propria casa; al 78% degli italiani capita di trascorrervi gran parte del tempo libero; il 54,5% vuole aiutare figli o nipoti ad acquistare la prima casa, perché è un modo per dare solidità alla loro condizione di vita.