Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 9188 del 24 ottobre 2023, ha ribadito confermato la legittimità della circolare adottata dall’Agenzia delle Entrate in attuazione delle normativa fiscale sugli affitti brevi prevista dal D.L. n. 50/2017.
La questione riguarda il regime fiscale per le locazioni brevi introdotto dal D.L. 24 aprile 2017, n. 50, che impone a chi affitta una casa, anche su piattaforme online, di pagare la cosiddetta “cedolare secca”.
Secondo i giudici amministrativi, non c’è alcun pericolo di generare un effetto distorsivo a favore degli intermediari che non intervengono nel pagamento delle provvigioni.
L’adempimento non va contro il principio di tutela della concorrenza, perché «laddove i soggetti non residenti e non stabiliti che operano come intermediari fossero stati sottratti al regime imposto invece ai soggetti residenti, ciò si sarebbe tramutato in un illegittimo vantaggio competitivo». Inoltre, è ragionevole che questi adempimenti siano stati posti in capo a soggetti come Airbnb, perché questi «si trovano ad avere la materiale disponibilità di dette somme»