La recente approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea del regolamento relativo alla “Raccolta e condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine” segna un passo significativo verso la regolamentazione e il controllo del mercato degli affitti brevi.
L’intento di uniformare la raccolta di dati a livello europeo, al fine di ottenere una visione più chiara e precisa delle dimensioni reali di questo mercato, è un elemento chiave di questa iniziativa, destinata a migliorare la tracciabilità e la regolamentazione di un settore in rapida espansione.
Il regolamento impone un sistema di registrazione online standardizzato per tutti gli Stati membri dell’UE. Gli host dovranno fornire dati dettagliati riguardo a se stessi e alle proprietà offerte in locazione, tra cui l’indirizzo, il tipo di unità abitativa, il numero di posti letto disponibili e l’identità del locatore (sia che si tratti di una persona fisica sia di una giuridica).
Al termine del processo di registrazione, verrà assegnato un numero di registrazione unico per ogni immobile, che sarà inserito in un registro pubblico. Questo numero non solo legittimerà l’offerta dell’alloggio per affitti brevi ma semplificherà anche i controlli da parte delle autorità competenti.
L’obiettivo di questo regolamento va oltre la mera raccolta di dati. Si mira a una migliore comprensione e gestione del fenomeno degli affitti brevi, con un occhio di riguardo alle sue ripercussioni sul mercato immobiliare locale, sulla disponibilità di alloggi a lungo termine e sull’impatto sociale ed economico sui quartieri. I